Martedì, 04 Settembre 2012 17:10

Summer School. Note bibliografiche su Ratzinger e osservazioni finali sulla scuola estiva

Scritto da  Gerardo

XIX International Summer School on Religions: Immaginari del cambiamento. Religioni e sviluppo economico in America Latina (San Gimignano 25-29 agosto 2012). A cura di Arnaldo Nesti, Luigi Berzano, Enzo Segre, Andrea Spini.
Il prof. Peter Antes ha ritenuto di dare il riferimento bibliografico della citazione di Ratzinger. Da qui, ha proposto anche un piccolo riassunto delle sue osservazioni finali.


Osservazioni finali

La Summer School è stata molto interessante e ha aperto vari nuovi orizzonti ai partecipanti. Di particolare interesse era senza nessun dubbio il collegamento via Skype con il presidente Lugo del Paraguay e le sue visioni e risposte istruttive.

Dalle relazioni ritengo specialmente due che mi hanno fatto riflettere di una maniera particolare:

La prima era quella di Alberto Da Silva Moreira su “La crescita del pentecostalismo in Brasile”.
Egli ha mostrato l’incapacità della gerarchia cattolica di rispondere adeguatamente alla sfida del pentecostalismo. Vedo lì meno un deficit che non è solo di qualche vescovo ma un problema fondamentale nel cristianesimo che esisteva fin dall’inizio, concernente le azioni incontrollate dell’ispirazione da parte dello Spirito Santo come p. es. in fenomeni come la glossolalia ed altri doni carismatici che non entrano nello sguardo ben definito dei dogmi. Questo problema non è limitato al cristianesimo solo, esiste anche nell’Islam dove la regola generale dice di non sperimentare pratiche mistiche senza il controllo di un esperto/maestro in esperienze spirituali come se fosse necessario di frenare la libera ispirazione religiosa per sottometterla sotto il controllo sistematico della dottrina dogmatica.

La seconda si riferisce alla relazione di Mauro Castagnaro su “La situazione della Chiesa Cattolica in America Latina”, ricchissima di dettagli informativi.
Da tutto salta all’occhio un fondamentale gap, direi uno scisma psicologico tra la teoria religiosa o dogmatica teologica da una parte e la realtà vissuta dall’altra. Per superarlo, sembra qualche volta necessario ben distinguere tra tradizione e continuità nell’essere fedele all’intenzione originale del messaggio, in maniera che ci sono situazioni in cui bisogna rompere con la prima per mantenere la seconda. Così si capisce perché “il cristianesimo non prende, nella sua teologia della storia delle religioni, semplicemente posizione a favore del religioso, a favore del conservatore che si tiene alle regole del gioco delle istituzioni ereditarie; il no cristiano agli dei implica piuttosto un’opzione a favore del ribelle che osa rompere con l’abituale per motivi di coscienza. Forse questo carattere rivoluzionario del cristianesimo era troppo a lungo nascosto da ideali conservatori.”
Così scrisse il teologo tedesco Joseph Ratzinger nel 1964 [1] dandoci un orientamento che non ha perso niente della sua attualità e vale anche per altre religioni come si vede nella primavera araba dove le attese ed i desideri dei giovani a favore della democrazia non avevano mai citato un solo teologo o teorico dell’Islam nel suo tentativo di dichiarare tali speranze legittime.[2]
La grande domanda, di conseguenza, è per quanto tempo una religione può vivere con un tale scisma psicologico senza essere fatalmente toccata. Con riferimento al gap tra le generazioni questo scisma psicologico prende inoltre forme demografiche importanti che sottolineano l’urgenza d’iniziare un dialogo tra le generazioni per garantire la sopravvivenza della religione nel futuro.

La Summer School non sarebbe stata possibile senza l’apporto del prof. Arnaldo Nesti e del dott. Pino Picone e di tante altre persone presenti nella sala Tamagni a San Gimignano, che operano intelligentemente tramite il sito asfer.it.
Ringrazio tutti per il loro importante apporto e di tutto cuore faccio l’augurio che tutti essi continuino a collaborare anche nel futuro per garantire il successo dell'opera in corso.

Peter Antes, Hannover



[1] Joseph Ratzinger: Der christliche Glaube und die Weltreligionen, in Gott in Welt. Festgabe für Karl Rahner, vol. II, Freiburg-Basel-Wien: Herder 1964 pp. 287-305, qui p. 290

[2] Cfr. le posizioni teoriche come Mohammed Abed al-Jabri: Democracy, Human Rights and Law in Islamic Thought, London et al.: Tauris et al. 2009; Sayed Khatab e Gary D. Bouma: Democracy in Islam, London et al.; Routledge 2007 e M. A. Muqtedar Khan: Islamic democratic discourse: theory, debates, and philosophical persepctives, Lanham, Md. Et al.: Lexington Books 2006 contro la realtà concreta come viene espressa in The Anthropology of Islam Reader, a cura di Jens Kreinath, London et al.: Routledge 2012 e da John L. Esposito e John O. Voll: Islam and Democracy, New York-Oxford: Oxford University Press 1996
Letto 841 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)
Devi effettuare il login per inviare commenti